LETTERATURA torna alla homepage
PRECICERONIANA CICERONIANA AUGUSTEA IMPERIALE RISORSE
     
Ovidio


  Cerca







Progetto Ovidio - database

 

 


 torna alla pagina precedente
 passim precedente

autore
brano
 
Cicerone
De Natura Deorum, I, 93
 
originale
 
[93] Istisne fidentes somniis non modo Epicurus et Metrodorus et Herinarchus contra Pythagoram, Platonem Empedoclemque dixerunt, sed meretricula etiam Leontium contra Theophrastum scribere ausast -- scito illa quidem sermone et Attico, sed tamen: tantunn Epicuri hortus habuit licentiae. Et soletis queri; Zeno quidem etiam litigabat; quid dicam Albucium; nam Phaedro nihil elegantius, nihil humanius, sed stomachabatur senex, si quid asperius dixeram, cum Epicurus Aristotelem vexarit contumeliosissime, Phaedoni Socratico turpissime male dixerit, Metrodori sodalis sui fratrem Timocraten, quia nescio quid in philosophia dissentiret, totis voluminibus conciderit, in Democritum ipsum, quem secutus est, fuerit ingratus, Nausiphanem magistrum suum, a quo [non] nihil didicerat, tam male acceperit. Zeno quidem non eos solum, qui tum erant, Apollodorum, Sillim, ceteros, figebat maledictis, sed Socraten ipsum, parentem philosophiae, Latino verbo utens scurram Atticum fuisse dicebat, Chrysippum numquam nisi Chrysippam vocabat.
 
traduzione
 
93. Del resto, non ? forse partendo da queste fantasticherie che non solo Epicuro, Metrodoro ed Ermarco hanno polemizzato con Pitagora, Platone ed Empedocle, ma persino una cortigianella da quattro soldi come Leorizio non si ? peritata di attaccare per iscritto Teofrasto? E' vero che sapeva parlare con cognizione di causa ed in perfetto stile classico, ma era sempre una cortigiana! Ecco a che punto di spudoratezza ? giunto il giardino di Epicuro! Voi per? avete la coda di paglia ed il vostro Zenone, se criticato, era capace di venire alle mani. E non parliamo poi di Albucio! Quanto a Fedro fu senz'altro un uomo di raffinata cultura quant'altri mai, ma guai a rivolgergli il minimo appunto! Eppure Epicuro attacc? Aristotele nel modo pi? offensivo indirizz? le pi? volgari ingiurie contro Fedone, il discepolo di Socrate e distrusse con interi volumi Timocrate, fratello del suo amico Metrodoro, per non so pi? quale dissenso nel campo della filosofia; persino nei riguardi di Democrito, di cui segu? le orme, si mostr? ingrato e il suo maestro Nausifane, dal cui insegnamento non trasse alcun frutto, ebbe da lui il bel trattamento che sappiamo. Zenone poi, non si limita a colpire con male parole i suoi contemporanei come Apollodoro, Sillo e tutti gli altri ma, ricorrendo ad una frase latina, gratificava col titolo di ? buffone attico ? lo stesso Socrate, padre della filosofia e non si rivolgeva mai a Crisippo senza chiamarlo Crisippa.
 

aggiungi questa pagina ai preferiti aggiungi ai preferiti imposta progettovidio come pagina iniziale imposta come pagina iniziale  torna su

tutto il materiale presente su questo sito è a libera disposizione di tutti, ad uso didattico e personale, non profit/no copyright --- bukowski

  HOMEPAGE

  SEGNALA IL SITO

  FAQ 

ideatore, responsabile e content editor NUNZIO CASTALDI (bukowski)
powered by www.weben.it

Licenza Creative Commons
i contenuti di questo sito sono coperti da Licenza Creative Commons